Dediche dalla regia

Vorrei dire tante cose, soprattutto agli attori, tutti. Tutti quelli che si sono messi a disposizione del progetto, con fiducia. Perchè di questo si è trattato, almeno finora, di un progetto di ricerca, con lo scopo di indagare i processi della pedagogia teatrale applicati alla performance.  Personalmente sono molto interessata alla pedagogia teatrale, ambito poco noto, sopratutto in Italia, e sono molto interessata al livello performativo del teatro. Le due questioni si sono coniugate in questo progetto, in modo a volte intermittente ma tuttavia mi hanno permesso di raggiungere stimoli nuovi e di capire molto più profondamente alcuni aspetti del problema.
A volte non è possibile condividere, strada facendo, tutto ciò che il progetto nel suo insieme ispira e produce. 
Spero di riuscire in questa sede a tradurre le emozioni in considerazioni, ad uso delle prossime esperienze.
Il gruppo Terremoto teatro è stato per me una specie di eredità, lasciatami dal collega Enrico Barbieri che ha lasciato la padania ormai da quasi due anni per trasferirsi a Roma. Un gruppo di ragazzi , provenienti da esperienze teatrali diverse, che avevano voglia e tempo per lavorare ad un progetto di ricerca... era una possibilità concreta per continuare sulla strada della sperimentazione teatrale che avevo già intrappreso in altre situazioni. L'adesione del gruppo alla proposta di lavorare insieme per una settimana in Croazia, a Pula, il luglio scorso ha dato conferma a questa intuizione e mi ha convito della necessità di portare avanti il progetto, senza alcuna certezza.
Siamo stati , per tutto quest'anno, nomadi e vagabondi, come si addice ai teatranti, e tra difficoltà e attimi di gloria siamo riusciti a fare i laboratori sul territorio e le apparizzioni pubbliche che ci eravamo prefissati. Un primo, importante step, di un cammino lungo.
Un grazie speciale a chi ci ha creduto da subito e uno ancora più speciale a chi si è allontanato per poi ritornare.
Angela Giassi